LE MASCHERE ZOOMORFE

CARNEVALE EUROPEO DELLE MASCHERE ZOOMORFE Isernia – Molise (Italia) – 23 / 25 Febbraio 2024

In numerose aree geografiche d’Europa sopravvivono rituali che vedono protagoniste le maschere dell’uomo-fauno, travestimenti legati principalmente al periodo di carnevale oppure ad esso rapportabili in chiave di riti di passaggio stagionale. Si tratta di primitive forme zoo-antropiche, documentate fin dal paleolitico superiore. Quando l’uomo non era ancora agricoltore era già cacciatore e frequentava la selva, specchiandosi in ciò che poteva osservare intorno a sé, in particolare gli animali. Ecco, quindi, l’induzione al mutamento, l’esigenza di impossessarsi, attraverso elementi ferini, dei caratteri distintivi della preda da catturare, della bestia da rispettare, dell’animale totemico con cui confrontarsi riproponendone l’aspetto in rapporto alle forme di epiphàneia cerimoniale e ai processi di rappresentazione teriomorfa.

In questo modo si instaurava un sistema magico di mutazione che, in qualche misura, continua a sopravvivere in molti mascheramenti, come quelli degli animali nei quali l’uomo, in una esperienza rituale qual è appunto il carnevale, si trasfigura per assimilarne le peculiarità, indossando a tal fine ciò che ne caratterizza le sembianze, come le pelli, le corna, la coda e altro ancora. La vestizione conduce a una metamorfosi simbolicamente interpretabile quale legame prodigioso, laddove il protagonista del travestimento, anche in chiave di suggestione e di spettacolarità festiva, si identifica nell’animale attraverso la reinterpretazione della sua immagine e del suo comportamento.


🔴 P R O G R A M M A

🌐 Venerdì 23 febbraio.
● ore 11.00, auditorium Unità d’Italia, apertura Info Point.
● ore 17.30, auditorium Unità d’Italia, «Ti racconto il Carnevale», conferenza di Mauro Gioielli sulle caratteristiche di alcune maschere presenti alla manifestazione.
● ore 21.00, auditorium Unità d’Italia, «Officine Meridionali Orchestra» in concerto.

🌐 Sabato 24 febbraio.
● ore 16.00, «Grande Corteo in Maschera» con oltre 300 figuranti che, in rappresentanza di dodici carnevali, sfileranno per le strade e le piazze della città.
Percorso: Corso Garibaldi, Via Lorusso, Piazza Carducci, Piazza Celestino V, Via Marcelli, Piazza Andrea d’Isernia.
Parteciperanno: i Meckari di Prilep (Macedonia); i Survakari di Sadovik (Bulgaria); i Kurenti di Ptuj (Slovenia); gli Dzolomari di Begnishte (Macedonia); i Boes e i Merdules di Ottana (Sardegna); il Diavolo di Tufara (Molise); lu Pulgenella di Castiglione Messer Marino (Abruzzo); il Brutto, il Bello e Santa Monna di Macchiagodena (Molise); l’Uomo-Orso di Jelsi (Molise); su Boi e su Omadori di Escalaplano (Sardegna); l’Uomo-Cervo di Castelnuovo al Volturno (Molise); l’Orso e la Corte principesca di Saponara (Sicilia).
Lungo il percorso, funzioneranno servizi di street food.
● ore 20.30, «Festa Finale» in piazza Andrea d’Isernia.

🌐 Domenica 25 febbraio.
● ore 11.00, sala-teatro dell’auditorium, «Velli, Corna e Campanacci», rappresentazione di pantomime tradizionali in maschera.
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Direzione artistica e scientifica: Mauro Gioielli
Organizzazione: Artemide aps
Per Info: 📞 +39 339 4947890 📩 [email protected]

Nel corso della manifestazione avranno luogo diverse iniziative, fra cui: pantomime, concerti, contri culturali e gastronomia del carnevale (street food).

Direzione artistica e scientifica: Mauro Gioielli

Organizzazione: Artemide aps

Per info e prenotazioni relative alle strutture ricettive (hotel, b&b, ristoranti), tour, pacchetti turistici, ecc.., contattare Molitour (parnter dell’evento) +39 0865.220727 [email protected]

ACCADEMIA ITALIANA DELLA  CUCINA
FONDATA DA ORIO VERGANI NEL 1953

La tradizione enogastronomica della Provincia di Isernia a è caratterizzata da piatti semplici e genuini di origine contadina. Il vasto patrimonio della gastronomia è legato infatti alla transumanza, alla tradizione contadina povera ed a quella borghese, alle ricorrenze religiose, al brigantaggio e non per ultima alla grande cucina Borbonica, cucinata alla perfezione dai maestri di cucina dei nostri ristoranti con ingredienti locali di grande qualità, selezionati e controllati con cura.. Leggi di più
CARNEVALE EUROPEO DELLE MASCHERE ZOOMORFE

Il progetto del “Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe”, proposto dall’associazione “Artemide”, ha ricevuto l’approvazione dell’Assessorato Cultura Turismo e marketing territoriale della Regione Molise, ottenendo il relativo cofinanziamento per la realizzazione. Sono partners del progetto le associazioni culturali “Il Cervo di Castelnuovo” e “L’antica maschera il Diavolo di Tufara”.
La prima edizione di questo straordinario evento, che si preannuncia come il più imponente del suo genere nel nostro continente, si terrà a febbraio del prossimo anno e vedrà la partecipazione di alcuni dei più interessanti carnevali italiani caratterizzati da travestimenti della tipologia “uomo-animale”, insieme ad altre analoghe maschere di alcuni Paesi europei.

Pantomime delle Maschere presenti alla Rassegna

IL DIAVOLO DI TUFARA, filmato RAI dal programma “Le Indie di quaggiù”,1978.
Tufara, in Molise. Non siamo all’inferno, eppure qui dimora il Diavolo. Conduce un’esistenza ipogea nell’aldilà, ma una volta all’anno, nel giorno di martedì grasso, appare nell’aldiquà e corre all’impazzata tra i vicoli del paese. Il Diavolo mostra alcuni dei caratteri di analoghe maschere terio-demoniache e zoo-antropiche. È armato di tridente ed è coperto quasi completamente di pelli di capra. Indossa una maschera facciale nera, bianca e rossa, da cui prende una lunga lingua posticcia di color vermiglio. Alle sue piccola corna, ottenute modellando orecchie di capra, sono allacciate due fettucce porporine. Il Diavolo ha un suo corteggio: è accompagnato dai Pulcinella-Morte e dai Folletti-Monaci.

ll carnevale della «Coumba Freida» (ossia Valle Fredda) è caratterizzato dalla parata delle LANDZETTE, tipiche maschere valdostane che tengono in mano un frustino fatto di crine di CAVALLO; alla vita hanno una cintura con un campanello. I loro abiti mostrano luccicanti paillettes e specchietti. Il loro volto è coperto da maschere (vesadje) di diverse sembianze.

I MOMOTXORROS e le altre maschere del carnevale di Alsasua (Spagna) saranno presenti al CARNEVALE EUROPEO DELLE MASCHERE ZOOMORFE che si terrà a Isernia dal 23 al 26 febbraio

Le MASCHERE di GLJEV (Croazia). Personaggi centrali sono i Didi (nonni). Indossano copricapii di pelle di pecora alti circa un metro e mezzo. Alla vita gli immancabili campanacci. Sono vestiti con tessuti colorati e pieni di frange.

I Kurent della Slovenia, i cui cortei sono inclusi dal 2017 nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, indossano velli di pecora, hanno grandi campanacci legati alla vita e portano un enorme copricapo di pelliccia decorato con corna, piume e nastri colorati. La maschera facciale di cuoio è caratterizzata da un grosso naso e da una lunga lingua rossa. L’intero costume può pesare fino a 40 chili.

 L’UOMO, L’ANIMALE, LA MASCHERA (le figure zoomorfe dei carnevali italiani), un grande evento che ebbe luogo a Isernia il 7 febbraio 1998, con la partecipazione dei Mamutzones di Samugheo, l’Orso di Putignano, il Diavolo di Tufara e il Cervo di Castelnuovo al Volturno. Animatori musicali i Tumbarinos di Gavoi.

IS ARESTES E S’URTZU PRETISTU, Sardegna
Gli Arestes indossano una pelle di capra, pecora o mucca, sulla schiena portano appese ossa d’animale, sulla testa hanno un copricapo in sughero detto casiddu, foderato di pelle lanosa e sormontato da corna di caprone, daino, cervo o bovide. Hanno il viso e le braccia annerite da fuliggine e sono armati di bastoni e di forconi, e provocano con dei saltelli il rumore apotropaico degli ossi. Alcuni di loro sono dotati d’un corno di bue, che suonano per tutta la durata della cerimonia. Avanzano in gruppo in modo apparentemente disordinato, mimano scontri evocando combattimenti o danze tipiche dei corteggiamenti ferini.