Si chiama “Artemide – Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe” la nuova associazione di promozione sociale nata a Isernia per iniziativa di Fernando Ferri, già vice presidente dell’Amministrazione Provinciale, e di altri soci fondatori tra cui Alessandro Aceto, legale del Parco nazionale di Abruzzo Lazio e Molise, a cui è stata attribuita la presidenza dell’associazione, Lorenzo Coia, ex presidente della Provincia, nonché Ernest Carracillo e Giovanni Recchia in rappresentanza dei carnevali molisani dell’Uomo-Cervo di Castelnuovo e del Diavolo di Tufara.
“Artemide” è sorta per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità culturali, civiche e di promozione del territorio, nonché solidaristiche e di utilità sociale, svolgendo in via principale specifiche attività di salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni, prima fra tutte l’organizzazione del «Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe», un evento di grande rilievo culturale che ambisce a diventare un appuntamento annuale di risonanza internazionale. L’associazione potrà anche programmare e gestire numerose altre iniziative artistiche, scientifiche e di interesse sociale, incluse quelle editoriali (libri, organi di informazione, ecc.), musicali (concerti, produzioni discografiche, ecc.), della pratica del volontariato nonché della rivalutazione e divulgazione d’ogni forma di cultura.
«Il Carnevale Europeo delle Maschere Zoomorfe – hanno dichiarato Ferri e Aceto – è l’evento che, almeno in questo primo anno di attività, sta alla base della programmazione dell’associazione ‘Artemide’. Si tratta d’una rassegna che, durante più giorni di attività (sfilate di figuranti in maschera, convegni, presentazioni di libri, proposte etnomusicali), intende riunire alcuni dei travestimenti teriomorfi del nostro continente, sia quelli italiani (inclusi i molisani) sia quelli di altre nazioni, in un raduno che vedrà ogni anno esibirsi 150/200 interpreti di tali rappresentazioni carnevalesche. Uno spettacolo unico in Europa, di grande impatto scenico, con straordinari spunti innovativi rispetto agli apparati tradizionali dei costumi, dei colori, dei suoni e, più in generale, della teatralità tipica di questi riti. Nelle nostre intenzioni – hanno aggiunto –, gli spazi destinati ad ospitare l’evento sono i borghi antichi di Campobasso e Isernia, con particolare attenzione ai luoghi caratteristici dei centri storici: piazze, vicoli e scorci suggestivi. La direzione artistica della manifestazione è stata affidata a Mauro Gioielli, la cui competenza scientifica in ambito demologico ed etno-antropologico è una garanzia per la qualità della rassegna».